Grandi emozioni alla Reggia con i Carmina Burana

Caserta – Concerto di apertura di “Un’Estate da RE” in grande stile quello che ieri sera si è tenuto nella Reggia di Caserta. La rassegna musicale, giunta alla sua VII edizione, é finanziata dalla Regione Campania, organizzata e promossa da Scabec in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Direzione della Reggia di Caserta, il Comune di Caserta e il Teatro Municipale “Giuseppe Verdi” di Salerno. La direzione artistica è stata affidata al Maestro Antonio Marzullo. In platea era presente il governatore Vincenzo De Luca.
Una serata ricca di suggestioni. L’interpretazione dei canti dei clerici vagantes, intellettuali bohemien ante litteram, canti poi musicati da Karl Orff è stata affidata all’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno diretta da Michael Balke, con il coro del Teatro dell’Opera di Salerno, unitamente Coro di Voci Bianche del Teatro “Giuseppe Verdi” di Salerno. In scena, con interpretazioni da solisti Deniz Leone, Laura Claycomb e Gustavo Castillo.
160 elementi, tra interpreti e musicisti, secondo la composizione ideata proprio da Karl Orff, per un’ora, senza interruzione, hanno fatto rivivere la selezione scelta dei canti benedettini, coinvolgendo il pubblico presente alternando i ritmi gioiosi e grevi della selezione dei 24 canti che Orff musicò, appunto, circa un secolo fa.
Nella loro vitalità esplosiva cha attraversa i secoli, i Carmina Burana, con la loro musicalità avvolgente più che coinvolgente, attraggono un pubblico transgenerazionale.
Oltre l’intensità della musica, vale la pena soffermarsi anche sui contenuti dei canti, interessanti per la varietà delle tematiche trattate, dall’amore alla satira alla vita quotidiana di questi studenti irriverenti e colti che vagavano per l’Europa.Testi in latino, specchio di 1000 anni fa, nei quali si riesce comunque ad intravedere una sintonia con il presente, se si considera la storia come corsi e ricorsi storici.
Straordinaria l’intro con l’ arcifamosa “O fortuna” che ha chiuso anche il concerto ed è stata interpretata anche nel bis richiesto a gran voce.
La suggestione del concerto è stata completata dallo splendido scrigno che ha racchiuso lo spettacolo, il cortile della Reggia, illuminato con sfumature notturne, valore aggiunto capolavoro vanvitelliano.
La serata è stata presentata dal giornalista Peppe Iannicelli.