Commuove ed emoziona il Miserere di Carlo Faiello con Isa Danieli nel ricordo di don Peppe Diana.

Sono 8 anni che Carlo Faiello porta in scena nel periodo precedente alla Pasqua il suo Miserere.  Lui stesso lo ha definito un oratorio laico, un ossimoro che ben definisce il suo spettacolo di concerto -teatro, basato su una minuziosa ricerca di storie, canti e tradizioni della Campania, rielaborate e rivisitate con la sua maestria. Faiello è un perfezionista, un autore che scava nella storia e un regista che cura ogni dettaglio.

E anno dopo anno questa cantata sulla Passio Christi rinnova suggestioni e sofferenze, da un punto di vista tutto femminile. La passione di Cristo e quella di Maria ieri sera è andata in scena nella splendida chiesa di san Lorenzo fuori le mura ad Aversa, alla presenza di un folto pubblico ma soprattutto di Augusto di Meo testimone oculare della morte di don Peppe Diana e di Marisa Diana, sorella di don Peppe. Quest’anno il Miserere è dedicato proprio a Don Peppe Diana, ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994

Nei luoghi in cui la camorra ha lacerato famiglie e comunità, la rinascita passa attraverso la cultura e ieri sera è stato ancora una volta sottolineato anche dalle autorità presenti, il sindaco di Aversa Alfonso Golia e di Casal di Principe Renato Natale.

Quattro le voci straordinarie, Monica Assante di Tatisso, Marianita Carfora, Elisabetta D’Acunzo e Antonella Maisto, che in quattro modi tanto diversi tra loro quanto ugualmente struggenti e carnali hanno raccontato momenti della più grande ingiustizia della storia. Protagonista assoluta, la Madre per definizione, porta in scena il dolore incomparabile di una madre che si vede uccidere il figlio,  Isa Danieli, che sublima questo dolore con un’interpretazione che le nostre parole non sono in grado di descrivere. Noi possiamo solo invitarvi a vederlo per quest’anno ancora giovedì e venerdì 6 e 7 aprile a Napoli in via santa Chiara nella sede della Domus Ars – Il canto di Virgilio. Uno spettacolo declinato al femminile, con 5 voci incantevoli accompagnate dal Quartetto Santa Chiara: Giuseppe Di Colandrea al clarinetto; Antonello Grima al violoncello; Pasquale Nocerino al violino; Edo Puccini alla chitarra. I testi e le musiche, come abbiamo detto, sono di Carlo Faiello.

 

 

 

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