Screening sul territorio Teramano, in arrivo 40.000 tamponi


La macchina organizzativa per lo screening di massa è  partita e stavolta sembra che alla base ci sia concertazione di insieme,  una collaborazione trasversale tra sanità, politica e sociale, qualcosa che fa ben sperare nella riuscita. 40mila tamponi per iniziare e per evitare che il virus si moltiplichi per mezzo degli asintomatici. Il successo, però, dipenderà dalla risposta della cittadinanza, dai mezzi, dai tempi e dai luoghi in cui verranno istituiti i punti dove si effettueranno i tamponi. La ASL in primis ha più volte specificato quanto sia importante la collaborazione di tutti,  alla conferenza stampa erano difatti presenti i presidenti dell’ordine dei medici, degli infermieri, della ASL, dei Veterinari, della Protezione Civile, il presidente anci  e di Teramo Gianguido D’Alberto ed il presidente di Provincia Diego Di Bonaventura.
Quanto verrà svolto, per quello che concerne le scelte future, é strettamente collegato ai dati che  sono a disposizione della ASL, partendo dai luoghi dove la diffusione del virus ha impennate o curve sospette  si avvierà un giusto ed oculato percorso.

Tutti gli attori protagonisti del tavolo  hanno sottolineato la medesima idea, che questo screening va innanzitutto promosso tra la gente, a cui va fatto capire che in tempi ristretti, si parla di una o due settimane, occorre rilevare quanti più asintomatici è possibile, al fine di bloccare la trasmissione del virus. Quanto si farà,  è stato detto, è a tutela non solo della nostra famiglia, ma di tutta la cittadinanza. Un gesto d’amore per la città che deve ripartire quanto prima, come ricordato anche dal Presidente di Provincia Diego Di Bonaventura, altrimenti “La seconda crisi sarà dettata dalla mancata soluzione per il commercio”, insomma la curva discendente del virus, l’attenzione dei singoli cittadini, il rispetto delle regole, faranno o meno il cambiamento futuro.

Il Sindaco D’Alberto sottolinea ancora una volta, come il D.G. ASL , quanto sia importante monitorare determinate fasce, forze dell’ordine, Il mondo della scuola e le famiglie che gravitano attorno, ma l’elenco preciso verrà reso noto dalla ASL quanto prima.

Certo, col senno di poi sarebbe facile  dire “si doveva fare prima”,  o utilizzare questa occasione per sottolineare quante altre se ne siano perse in cui si poteva lavorare assieme, bene e uniti, ma bisogna essere coerenti, per cui innanzi all’impegno della ASL possiamo augurarci che stavolta sia la volta buona in cui ognuno saprà fare la propria parte e in cui, semmai ci dovesse essere qualche problema, ognuno saprà prendersi le proprie responsabilità. Speriamo che la risposta della cittadinanza sia cospicua, questo è alla base della riuscita dello screening sul nostro territorio.

 

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